Mi trovo, con questo 28esimo post, a concludere il mio viaggio, che spero di aver condiviso il più possibile con il lettore, alla scoperta del cerchio ripetitore. Ho iniziato quasi del tutto ignorante in merito, ma ho imparato a conoscere (e come conoscere nella totalità!) uno strumento e una parte della storia scientifica molto affascinante.
Il cerchio ripetitore è uno strumento di misurazione (STEP 1), inventato in Francia da Borda e Lenoir nel 1784 (STEP 9); in seguito fu costruito, modificato e rielaborato in tutta Europa (STEP 11). Esso appartiene alla classe degli strumenti di misurazione angolare ed è diretto discendente del teodolite (STEP 14), al quale spesso è assimilabile. Ha rappresentato un passo avanti importante nel campo della Geodesia (STEP 4), utilizzando nuovi metodi di triangolazione, tra cui, il più importante, la ripetizione delle misurazioni in modo da minimizzarne l'errore, come ho spiegato nello STEP 5 e approfondimento. Per quanto fosse innovativo ai tempi, come si è visto, presentava comunque una serie di difficoltà e richiedeva grande precisione nelle procedure: era necessario seguire un procedimento definito sottostando ad alcune normative (STEP 23), quasi come fosse un manuale d'uso (STEP 22). Lo strumento era formato da diversi componenti, per lo più di bronzo e ottone (STEP 8 e approfondimento), che ho elencato nello STEP 3: la chimica (STEP 26) è parte non solo integrante, ma fondamentale della costruzione di questi ultimi (es. lavorazione dei metalli, creazione delle lenti dal vetro, etc...). Essi sono visibili nell'immagine dello STEP 2 e ancor più nello specifico nelle anatomie dello STEP 16. Il cerchio ripetitore ha subito diverse modifiche nel corso degli anni, tramite componenti sempre più innovative suggellate dai vari brevetti (STEP 17) stando al passo con il progresso scientifico, fino ad arrivare, però, nel XX e XXI secolo, al suo definitivo rimpiazzo per opera degli strumenti elettronici (es. teodolite elettronico). La presenza dello strumento e del suo simbolo (STEP 6) in numerosi libri (STEP 10), su francobolli (STEP 18), fumetti (STEP 21) e persino nel cinema (STEP 12) ne dimostra l'importanza che ha avuto nel corso della storia; presenta anche un legame con diversi marchi, tra i quali ne ho selezionati 3 nello STEP 20 e approfondimento. Non sono stato in grado, invece, di trovare pubblicità che ne parlino, probabilmente perchè, essendo uno strumento complesso, era diretto a un piccolo gruppo di scienziati e non all'intera popolazione (STEP 13). Anche Jules Verne ne fa menziona in uno dei suoi racconti e su di esso nello STEP 7 ho costruito un breve saggio mitologico. Nello STEP 15, poi, ho cercato di elencare i numeri che caratterizzano il nostro strumento, mentre nello STEP 19 ho creato un abbecedario intorno ad esso. E' interessante anche osservare, nello STEP 24, come il cerchio ripetitore e le parole ad esso legate abbiano lasciato un segno nella storia etimologica, soprattutto negli anni caratterizzati dal suo utilizzo più diffuso. Per concludere ho riassunto i punti fondamentali nella mappa concettuale dello STEP 27.
Credo di aver apprezzato a pieno questo viaggio e mi sento fortunato di aver avuto l'opportunità di esplorare e conoscere nuovi orizzonti : infatti oltre alla pura conoscenza dello strumento, in tutte le sue sfaccettature, ho imparato cosa significa esplorare un argomento nella totalità degli ambiti, l'importanza di una cosa e di tutto ciò che è legato ad essa.